Dunque, dunque, dunque.
Rieccoci con un altro episodio di questa stagione,
il cui titolo non lascia sperare nulla di buono:
"Un Boccone Amaro".
Preferisco iniziare saltando l'analisi della scena Regina Cattiva-Zelena per un motivo ben preciso:
voglio parlarvi piuttosto approfonditamente della prima e, per farlo in maniera completa, devo avere visto l'intero episodio, quindi non mi va di smezzarvi il discorso e sparpagliarlo qua e là. Ho un bel po' di cose da dire a riguardo, non tutte positive!
Quindi, diciamo che l'episodio inizia con l'Operazione Cobra - Parte II:
stavolta, come sottolinea Henry, Regina gioca un ruolo importante nella salvaguardia di Storybrooke e lo fa non come cattiva ma come eroe, quella parola che lei e Killian tanto faticano a sentirsi attribuire. Attesa da tutti, il sindaco Mills fa, dunque, il suo ingresso da Granny's con spirito estremamente positivo e vediamo in lei i segni di quel cambiamento che aveva annunciato alla fine dello scorso episodio a Bianca. Con un'apertura che fa quasi strano per il suo personaggio, ammette agli abitanti de Regno delle Storie Mai Raccontate di capire i loro timori meglio di quanto loro possano immaginare, perché anche lei aspetta con ansia e preoccupazione ciò che il futuro ha da riservarle. Benché questo possa essere spaventoso, però, è disposta a fare questo tentativo, lasciandosi alle spalle quella parte di sé sempre così timorosa dell'avvenire, e nel farlo vuole poter aiutare le persone che ha davanti a seguire lo stesso sentiero.
Ne ha fatta di strada la nostra Regina e fa una gioia immensa vederla in queste vesti,
vesti libere dal peso della persona che è stata per accettare finalmente il cambiamento che ha abbracciato tanto tempo fa. Questo non significa dimenticare il passato e le atrocità di cui è costellato, perché, se c'è una cosa di cui Regina è avara, è il perdono verso se stessa; significa, però, allo stesso tempo darsi una possibilità e non lasciarsi definire proprio da quel passato: pur non dimenticandolo, si può partire da esso e averlo come monito per non rischiare di commettere gli stessi errori. Trovo sia una cosa molto saggia e molto matura e, inoltre, perfettamente in linea con uno show come questo che ci ha dimostrato che l'obiettivo, nella vita, non dev'essere quello di non commettere alcuno sbaglio - la perfezione non è di questo mondo e, se lo fosse, sarebbe un mondo alquanto noioso -, ma quello di sapersi rialzare e fare meglio di quanto non sia accaduto in passato. Soltanto in questo modo si può sperare di stupire se stessi e gli altri senza la pretesa di ottenere tutto e subito.
Un po' come Emma che, pur non essendo pronta a condividere con le persone che ama il motivo delle sue angosce, ha deciso di affrontarle come non ha mai fatto in passato, accettando l'aiuto di Archie. Ed è bello vedere come, parallelamente, Bianca e David siano fieri di Regina e della sua evoluzione e, allo stesso tempo, Killian lo sia di Emma. Va bene, ammetto che, di solito, l'eccessiva concentrazione degli Snowing su Regina piuttosto che su Emma mi vada poco a genio, però stavolta voglio non stigmatizzarli immediatamente. Anche perché, ad onor del vero, devo ammettere che stavolta non hanno torto: mentre Regina si è aperta con Bianca e ne ha accettato l'aiuto, lo stesso non si può dire di Emma che ha respinto l'unica persona che si sia fatta avanti con una certa insistenza, cioè Killian. Anzi, riflettendoci, devo dire che stanno dimostrando di conoscerla meglio di quanto non sembri, perché, anziché forzare i tempi (spesso molto lenti) di Emma, preferiscono che lei vada da loro quando sia pronta; e, allo stesso tempo, si sono curati di farle avere l'aiuto di un professionista - che, poi, sia un grillo potrebbe essere disturbante, ma noi di Storybrooke non ci formalizziamo - così da evitare che si tenesse tutto dentro.
Insomma, stavolta li promuovo.
[Source: http://tristenblewart.tumblr.com/]
E' verso la fine della sequenza che ci viene introdotto uno dei personaggi di questa stagione:
il Conte di Montecristo.
Devo essere sincera e dirvi che avevo delle grosse perplessità in merito a questa decisione, ma sono contenta di come l'hanno gestita. Non ho trovato nessuna frizione con la trama e ho trovato molto in stile prima stagione il fatto che la Regina Cattiva del passato abbia tentato di servirsene per sbarazzarsi dei Charmings. Non è stata un'introduzione fine a se stessa e tanto per fare brodo, ma l'ho trovata ben calibrata.
Tra l'altro, la relazione tra questo uomo e Regina (in entrambe le versioni) mi è molto piaciuta: il fatto che entrambi stessero tentando di vendicare un amore perduto barbaramente e che il loro cuore sia stato riempito dall'odio così a lungo li accomuna perfino quando, trovato un nuovo amore e riscoperta la bontà nel loro animo, vogliono combattere contro ciò che li spinge a commettere azioni abiette. E' stato bello rivedere gli Snowing della Foresta Incantata e constatarne ancora una volta la bontà e fiducia spassionata nel prossimo, a tratti un po' naif. Ed è stata un'ennesima, pura dimostrazione - tipica di questo telefilm - di quanto l'amore possa essere, a un tempo, malattia e cura per qualsiasi male: come l'amore per Daniel aveva spinto Regina verso la via dell'oscurità una volta perduto, lo stesso era accaduto al Conte di Montecristo, salvo tornare sulla retta via quando l'amore rispettivamente per Henry e Charlotte non li aveva riportati sul giusto cammino.
Non mi stupisce che, come il più abile burattinaio, ancora una volta ci sia lo zampino di Tremotino dietro tutto questo. Se non fosse stato per il suo intervento, probabilmente la Regina Cattiva non avrebbe mai avuto modo di usare il conte come arma per i suoi subdoli scopi. Perché, sì, alla fin della fiera, l'obiettivo della Evil Queen non era quello di far fuori i Charmings per mano di Edmond, eh no! Lei voleva soltanto spingere Regina tanto al limite da riportare l'oscurità nel suo cuore, per dimostrarle che non è possibile estirpare l'oscurità con uno schiocco di dita - o una fiala di farmaco - perché sono le nostre azioni a determinare la bontà o meno del nostro animo. Trovo che questa sia stata una lezione importante, che non è neppure tanto nuova alle nostre orecchie. Mi ha ricordato la lezioncina data a Bianca e David quando si venne a scoprire che avevano trasferito tutto il potenziale di malvagità di Emma sulla figlia di Malefica: quando nasciamo, non siamo destinati al bene o al male a prescindere. Possono esserci delle tendenze più verso l'uno che non verso l'altro versante (ed escludo a priori certi casi clinici e non che smentiscono un po' questo messaggio, perché si tratta dell'eccezione e non della regola), ma è il modo in cui decidiamo di agire a determinare chi siamo.
Vi sarete accorti che ogni occasione è buona per vedermi fare una citazione potteriana,
ma la verità è che Albus Silente è un pozzo di citazioni così meravigliose e calzanti che non potrei non servirmene. Riesce a spiegare in poche frasi concise quello che io, probabilmente, non sono in grado di far passare con un intero papello:
"Non sono le nostre capacità che dimostrano chi siamo veramente: sono le nostre scelte."
A questo punto, direi che non posso rimandare oltre e di scendere nei meandri dell'analisi della Regina Cattiva, vera protagonista di quest'episodio.
Vedete, non è una questione di trama per quanto mi riguarda. A dispetto di quanto non pensassi prima di vedere i primi due episodi della stagione, l'idea di fondo non è male. Temevo che potessero gestire male la cosa, forzare un po' la mano e inserire questo personaggio già così sviscerato in una maniera che l'avrebbe fatta sembrare un pesce fuor d'acqua, un elemento fuori contesto, ma così non è stato. Trovo che l'idea di fondo sia parecchio buona, il fatto, cioè, di giocare su questa dualità che vede quello che prima era un nemico dei nostri eroi come parte della loro combriccola e, insieme, loro più grande incubo. Mi piace il fatto che non ci stiano propinando la stessa solfa della prima stagione con un'inutile caccia alle streghe contro gli Snowing, ma che, piuttosto, si stiano servendo di un personaggio così machiavellico e ben strutturato per far uscire allo scoperto le storie nascoste nei vari personaggi (il Conte di Montecristo, ma anche un accenno a quella di David e suo padre). E mi piace che l'obiettivo primario sia quello di mettere sotto pressione Regina fino a (non so quale dei due) eliminarla o riportarla al lato oscuro. La trama di questo secondo episodio, infatti, mi è piaciuta parecchio ad una seconda visione.
Quello di cui vorrei discutere è l'interpretazione che Lana sta dando della Regina Cattiva.
Badate bene che io amo Lana come attrice e Regina come personaggio, ma trovo che la Parrilla sia tanto meravigliosa ad interpretare la versione eroina di questo personaggio quanto carente a ritornare nei vecchi panni della cattiva. Mi spiego meglio: al di là della postura e dell'atteggiamento, e al di là del fatto che in alcune occasioni mi abbia dato l'impressione di scimmiottare (malamente, permettetemi di dirlo) Robert in versione Tremotino, c'è qualcosa che manca nei suoi occhi. Non so se ricordate la prima stagione quanto me, ma una delle cose che rendeva Lana così spaventosamente brava nell'interpretare la Evil Queen era la cupezza del suo sguardo. C'era qualcosa di oscuro, di tormentato, di profondamente buio nei suoi occhi che riusciva a trasmettere l'oscurità, il tormento e il buio che questo personaggio aveva dentro. Quando penso alla Regina Cattiva delle prime stagioni, mi viene in mente l'espressione di Lana nel provino che ci hanno mostrato o quella in cui Emma osa sfidarla tagliando un ramo del melo nel suo giardino: è come se gli occhi di lei, già scuri, si facessero ancora più neri, come se un male liquido si fosse sciolto fino a coprirne tutta la superficie e spazzare via la luce.
Ecco, questo è quello che non vedo più in questi episodi. Forse dipenderà - e me lo auguro, chiaramente - dal fatto che Lana stia vivendo un periodo gioioso della sua vita personale e lavorativa, il che mi rende contenta per lei, ma sarei ipocrita se dicessi che questa versione della Regina Cattiva è d'impatto quanto quella che abbiamo conosciuto sei anni fa. Non ci sono proprio paragoni. Vedo quella stessa essenza solo a piccoli stralci, a mozziconi (tipo quando vede Biancaneve sul molo dopo l'uccisione del conte, o quando si palesa a Regina presso il dirigibile distrutto e alla presenza di Henry), ma non è una cosa continua. E devo dire che la cosa mi disturba non poco, perché mi manca. Quando vidi il finale della scorsa stagione con il presunto ritorno della Regina Cattiva, avevo, sì, delle riserve per il timore che ci propinassero la stessa solfa, ma ero entusiasta di ritrovare un personaggio così ben strutturato sebbene già sufficientemente sviscerato. Insieme a Tremotino e Pan, la Regina Cattiva è il cattivo più incredibile e spaventoso che sia mai stato creato e introdotto nel telefilm. Ora, vederla "rovinata" mi fa quasi male, perché non posso non fare il confronto con il passato e rimanere inebetita da questa differenza.
Certo, è vero che Lana stia facendo un ruolo irreprensibile con l'altra sua versione, a dimostrazione del fatto che probabilmente la sua vita stia andando di pari passo a quella del suo personaggio. Dunque, non potrebbe trovarsi più vicina e più facilitata a interpretare questa eroica e speranzosa versione di Regina. Ho amato, infatti, ogni suo aspetto: la fiducia in se stessa, la vulnerabilità, l'eroismo rivolto verso gli altri, la rabbia e la frustrazione di essere stata ingannata dalla metà di cui aveva tanto sperato di disfarsi una volta per tutte. Il momento in cui, dopo aver ucciso il conte, si scaglia contro la Regina Cattiva con l'impeto violento che appartiene ad un cuore passionale come il suo l'avrò visto senza sosta per coglierne ogni sfumatura ed espressione e l'ho trovato bellissimo. Rieccola la disperazione di cui parlavo, quella di cui ho bisogno!
Spero solo che Lana sia in grado di recuperare l'oscurità d'un tempo,
ma solo se questo non significa doverla vedere distrutta anche nella vita reale. In tal caso, mi tengo questa interpretazione senza dire biz.
[Source: http://onceuponadaily.tumblr.com/]
Un'ultima cosa cui vorrei accennare prima delle conclusioni finali
è la scena di chiusura tra Emma e Archie. Non so voi, ma io ho trovato questa scena come la summa di tutta una serie di elementi che in molti hanno fatto notare: il fatto che il rapporto tra Emma e Regina non sia tanto evoluto in termini di amicizia quanto vogliano fare pensare, ad esempio. Per carità, il timore di Emma lo trovo anche giustificato a suo modo, considerati i trascorsi di Regina, ma la dice lunga su quanta fatica faccia ancora Emma a fidarsi completamente di lei. Trovo, comunque, che sia una cosa reciproca: come hanno fatto notare gli autori al New York Comic Con, se Regina ha bisogno di un'amica, non corre da Emma bensì da Bianca. E ci sta, per carità! Io stessa trovo che sia molto più sensato e che le scene con Bianca abbiano una carica emotiva che quelle con Emma si sognano soltanto, ma volevo sottolinearlo per chi si fosse perso questo dettaglio.
A proposito del contenuto della scena, vi faccio una domanda:
sono l'unica a pensare che, sotto il cappuccio della figura che Emma combatte nella visione, ci sia un'altra Emma? Come se fosse una sorta di metafora: fintanto che lei non sarà disposta ad affrontare i suoi demoni e a sconfiggere le vecchie, cattive abitudini che ancora residuano nel suo animo, soccomberà sempre di fronte a loro e finirà per commettere gli stessi errori in un circolo vizioso che ben conosciamo. Non ci vedo nessun cattivo X, nessun personaggio che ancora non conosciamo. Il peggior nemico di Emma non è altri che se stessa, secondo me. E, se ci pensate, è un po' un parallelismo con ciò che sta accadendo tra Regina e la Regina Cattiva, laddove la prima non è riuscita a fare i conti con la brutalità del suo passato e l'oscurità che ha dentro e ha preferito disfarsene. Ma la verità è che non ci si può liberare di se stessi, perché non esiste via di fuga.
[Source: http://ahoymilady.tumblr.com/]
Ci sono altre tre cose che vorrei discutere con voi:
- Sarò ripetitiva, ma Robert Carlyle merita sempre una menzione quando se ne esce con un'interpretazione di Tremotino del genere. E' così incredibilmente perfetto, così indisponente e attraente con tutte le sue squame, e i suoi occhi a coccodrillo, e le sue unghie da Guinnes World Record che io non fatico a capire come Belle abbia fatto ad innamorarsene. Cioè, mi manca terribilmente. Quanto vorrei che, in un modo o nell'altro, lo facessero tornare a quelle sembianze,perché francamente, di Gold, ne farei anche a meno. E, niente, io lo amo e basta!
- L'amicizia tra Killian e Belle è qualcosa che mi auguro venga custodita e sviluppata anche nel corso della stagione, perché è di una spontaneità che non trovo neppure nel rapporto Emma-Regina che, causa fan troppo pressanti, è stato spesso riempito di scene fan service di cui non c'era assolutamente bisogno. E sono contenta che Killian abbia rivelato a Belle non solo i suoi rimorsi, ma anche la difficoltà che continua a trovare nel perdonarsi: Belle è un'anima estremamente gentile e capace di perdonare, forse è il personaggio più propenso al perdono dell'intero show, e Killian non potrebbe che trarre giovamento da questa frequentazione. Inoltre, sia Belle che Killian sono un po' isolati rispetto al resto del gruppo, nel senso che, al di fuori delle persone che amano, non hanno mai avuto degli amici propri degni di essere chiamati tale. Questo rapporto potrebbe essere la prima cosa solo loro da coltivare in tutta spontaneità e mi farebbe piacere vederlo.
- Non so voi, eh, ma a me la scena sessuale tra la Regina Cattiva e Tremotino mi ha profondamente turbata. Che è 'sta cosa? Non solo mi fa incazzare se penso che a Emma e Killian danno delle scene che manco i bambini delle elementari, mentre agli altri (Tremotino e Zelena, Tremotino e EQ, Robin e Regina) scene che fanno sembrare OUAT tutt'altro che uno show per famiglie; ma, soprattutto... NO, NO e ancora NO! Sempre per la storia che Lana mi sembra forzata come Evil Queen, ribadisco all'ennesima potenza il concetto con riferimento a questa scena. Bocciata!
- La scena tra Henry, Killian e David in cui parlano dei sequel dei film... HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA Ma quant'è stata preziosa? Quanto? Io rido ancora solo a pensarci. Li adoro quei tre uomini, c'è poco da fare.
Complessivamente, do un 7 e mezzo/8 all'episodio della scorsa settimana:
carino, insomma, e stranamente ben fatto anche narrativamente, ma non mi ha sconfinferata.
In ogni caso, ci vediamo (figuratamente) stanotte per il prossimo episodio.
A presto, ciurma!














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