Che avessi dato forfait e buonanotte ai suonatori, addio recensioni e tante care cose! Non che vi biasimi, considerata la mia incostanza degli ultimi tempi, ma, quando prendo un impegno, faccio di tutto per portarlo a termine e questo è un impegno estremamente piacevole, perché posso condividere con voi una passione che mi, ci accompagna da sei anni ormai. Ovviamente, io e le recensioni siamo cosa assai più recente, ma il punto è sempre quello: condividere le nostre impressioni su un telefilm che, vuoi o non vuoi, una reazione te la suscita.
Quindi, mi pare perfetto impiegare le ultime ore prima della sesta stagione con un rewatch (per me) del finale di stagione e una bella chiacchierata per rinfrescarci la memoria.
Siete pronti? Iniziamo!
L'episodio "Only you" riprende la trama dove l'avevamo lasciata:
Robin è morto, Killian è tornato in vita e Tremotino se la fa col potere come una prostituta di alto borgo. Devo ammettere che è tutto davvero dolceamaro: vedere Emma così felice per il ritorno di Killian è meraviglioso, dopo aver vissuto con lei gli sforzi e il tormento per averlo perduto, dopo averla vista soffrire al pensiero di non aver fatto abbastanza, dopo averla vista perdere il suo Vero Amore poco dopo averlo scoperto; però, fa male trovare una Regina così impotente e distrutta. C'è in lei quasi una sorta di rassegnazione, come in cuor suo avesse sempre saputo che questo momento sarebbe arrivato: quello in cui la parentesi di felicità che aveva vissuto si sarebbe chiusa per scrivere a chiare lettere che lei, un lieto fine, non potrà mai averlo.
Fa male, ma fa anche incazzare, eh. Lei fa incazzare, precisiamo.
Perché, per quanto io possa capire la rabbia, il dolore, la frustrazione che vengono dalla perdita e dalla pietà degli altri, non tollero questo suo modo di porsi nei confronti di Emma, che, pur potendo fregarsene dei sentimenti altrui dopo ciò che ha affrontato, ha non solo la delicatezza di pensare a quello che Regina sta vivendo, ma anche l'accortezza di rigirarle il consiglio che le è stato dato giusto un episodio prima: forse è meglio farsi da parte per un po', visto quello che sta passando. Regina è arrogante, indisponente e pure dannatamente incoerente; ed è troppo facile usare la scusa della sofferenza e dello sconforto, perché, se c'è una cosa che le ho visto fare spesso e ancor di più in questo episodio, è il fatto di usare due pesi e due misure in base alle situazioni che la coinvolgono o meno. E ho notato che è particolarmente avvezza a farlo con Emma, manco fosse la causa di tutti i suoi guai. Sono scelte che non amo, se devo essere franca, da un punto di vista della scrittura. Non le amo perché non sono un una tantum. Non è una battuta isolata, ma un'attitudine che sminuisce il rapporto di fantomatica amicizia che gli autori tentano di decantare: sì, hanno avuto dei momenti di condivisione e di comprensione reciproca, si sono pure aiutare al momento del bisogno e sacrificate l'una per l'altra, ma da qui a definire il loro rapporto un'amicizia ne passa di acqua sotto i ponti. Soprattutto se i bei momenti sono inframmezzati da 500 passi indietro, quando Regina se ne esce con queste sparate. Un'amicizia che ti annichilisce non è un rapporto sano e non può crescere. Non che non esistano screzi nelle amicizie, momenti in cui te la prendi con una persona cui vuoi bene, nonostante questa voglia semplicemente starti accanto. Lungi da me fare un'affermazione simile! Ma, da un punto di vista narrativo e come spettatore, è sfibrante vedere una relazione così mal gestita come la loro, eppure potenzialmente grandiosa. Hanno dei picchi di epicità in grado di lasciarti appagata come il pranzo della Domenica e, poco dopo, scivoloni da profilo borderline in pieno momento espressivo. A mio avviso, non è un caso che la differenza tra il rapporto Emma-Regina e quello Bianca-Regina sia tanto abissale e tanto meno comunicativo. Stiamo su due piani completamente diversi e preferirei che gli autori ne prendessero atto, smettendola di forzare la mano una volta sì e una no. Io, il loro rapporto, lo apprezzo a prescindere dal fatto che sembrino amiche per la pelle o meno, perché Emma e Regina insieme, come madri, donne forti e indipendenti, nemesi una dell'altra a settimane alterne, sono incredibilmente potenti sotto ogni punto di vista. Non c'è bisogno di assecondare un fandom che i 3/4 delle volte non sa nemmeno cosa significhi il concetto di continuità e coerenza narrativa e che parla di stupri, bussando alle porte di cast e del resto del fandom con la stessa frequenza dei testimoni di Geova.
In compenso, devo dire - perché devo - che Lana Parrilla è bellissima in questo episodio.
Da togliere il fiato.
Ad ogni modo, l'episodio prosegue su due vie parallele e badate bene che non mi dilungherò tanto sulla trama - perché la conoscete meglio di me - quanto sulle mie impressioni generali a riguarDo:
- Da una parte, abbiamo le nostre Swan Queen alla disperata ricerca di Henry. L'operazione del nostro piccolo grande autore è quella di distruggere la magia legata al cristallo olimpico per porre fine alle sofferenze che essa ha causato nel corso del tempo, ma un obiettivo del genere non potrebbe che significare inimicarsi un certo soggettuzzo che della magia non sa proprio fare a meno: Gold. E'per questo che le nostre due mamme guerriere partono alla disperata ricerca del ragazzino: sanno che, se fosse Gold a trovare Henry, le speranze di rivederlo illeso potrebbero essere estremamente basse e, questo, non possono assolutamente permetterlo.Devo dire che l'Operazione MixTape ha un suo perché. Capisco la stanchezza di Henry e la frustrazione di essere così impotente dinanzi a ciò che è successo alla sua famiglia, che non ha avuto un attimo di tregua.Però, Henry commette un errore di valutazione quando vede nella magia la fonte di tutti i suoi problemi: non è, infatti, la magia in sé ad essere nociva, bensì le persone che ne fanno un cattivo uso. Sarebbe come incolpare la tecnologia della spersonalizzazione cui sta andando incontro la nostra società, quando passeggi per le strade o ti siedi in una sala d'attesa e vedi tutti con un cellulare in mano a farsi i fatti suoi, senza nemmeno un briciolo di interesse a conoscere chi gli sta intorno. Il problema, anche in questo caso, non è la tecnologia, ma l'uso distorto che ne fanno le persone, incapaci di comprendere che la realtà non può essere vissuta su un terreno virtuale perché irreale; che il brivido di conoscere qualcuno, vederla ridere, sorridere e notarne le imperfezioni non può passare per lo schermo di un computer; che la bellezza di guardare un film, bere un bicchiere di vino, fare semplicemente quattro chiacchiere non può avere lo stesso valore di due messaggi su whatsapp. Così facendo, così pensandola, si cancellano gli aspetti positivi che ciascuno dei due fenomeni porta con sé: la magia ha salvato vite, creato amicizie, permesso di viaggiare per mondi diversi, come la tecnologia ha consentito di sviluppare tecniche in grado di salvare vite, ha permesso di stringere amicizie altrimenti impensabili, e di viaggiare con la fantasia e conoscere abitudini e culture di cui non avremmo mai saputo niente. I latini e i greci, come sempre, avevano ragione: la medietà, il giusto mezzo, è la chiave per vivere bene. Badando bene che la medietà non va confusa con la mediocrità. Sono due cose diverse.
Comunque, Emma e Regina procedono nella loro missione alla ricerca di Henry (e Violet) e, lungo il percorso, Regina confessa alla sua compagna di viaggio che dentro di lei imperversa continuamente una lotta tra bene e male, una lotta che la lascia senza fiato e, soprattutto, senza speranza. Perché, se c'è una cosa che penalizza Regina Mills, è il fatto di essere estremamente dura con se stessa e di non riuscire a credere, in prima persona, alla sua redenzione. Se così vogliamo dirla, è la peggior fan di se stessa! Nel conflitto costante tra la sua parte migliore e la sua parte peggiore, non ha mai davvero confidato nel fatto che la prima potesse soverchiare la seconda e, adesso che Robin se n'è andato, la fiducia nelle sue possibilità è perfino diminuita rispetto al passato.
Non me ne voglia Regina, eh, perché odio vederla soffrire, ma ho preferito veder morire Robin, piuttosto che vedere la sua relazione ridotta in uno stato così pietoso. Lei è un personaggio troppo forte e troppo ben scritto per avere accanto la mezza cartuccia che Robin era diventato e, se la sua morte significa che avrà di meglio, ben venga con tutte le sue sofferenze. Anche perché, diciamocelo, Regina Mills è meravigliosa quando soffre: se c'è una scena che incarna questo concetto e che, insieme, rende onore alla coppia che gli OQ sono stati agli esordi, è quella in cui sono nella foresta di Storybrooke e Robin legge a voce alta la lettera che Regina pensava fosse stata scritta per lei, solo per scoprire di aver commesso un errore. - Dall'altro lato, Killian, gli Snowing e Zelena fanno il loro ingresso nel mondo di Dottor Jekyll e Mr Hyde. E' un ingresso non proprio piacevole, considerato che i quattro finiscono ben presto in gattabuia, ma ci consente di porre le basi per la sesta stagione e la Terra delle Storie Mai Raccontate, di cui Hyde sembra essere il despota. Ma non è tutto! L'avventura che vedrà i nostri eroi protagonisti introdurrà un altro elemento che, devo ammetterlo, personalmente mi ha sorpresa e mi è piaciuto: quello dello sdoppiamento della personalità, letteralmente. In qualche modo, ripropone - in chiave più fisica - una tematica che abbiamo già affrontato nel corso delle stagioni e, cioè, che tutti hanno un lato buono e un lato cattivo, sebbene uno sia preponderante rispetto all'altro.
Sarò facile alla sorpresa io, eh, ma lo sdoppiamento - o meglio separazione - Regina Cattiva-Regina non me lo aspettavo proprio. E l'ho trovata un'idea brillante, una volta tanto! Ero così abituata al fatto che, finita una stagione, il problema per quella successiva sarebbe stato rappresentato da un soggetto terzo (il cattivo di turno) che il fatto che si aggiungesse qualcuno che già conoscevamo mi ha mezzo entusiasmata... Certo, salvo poi ricordare che ne ho piene le tasche di una storyline basata su Regina e - scusate la volgarità - stigrancoglioni! Non è che io non ami la Parrilla o il personaggio in sé, anzi. E' che mi pare una forzatura grande quanto una casa il fatto di darle più screentime con trame improbabili. Come si aspettano di dare nuova luce a un telefilm che ripropone sempre le stesse dinamiche, sempre nello stesso posto, sempre con gli stessi cattivi?! Di Regina sappiamo pure a che ora preferisce andare in bagno e se preferisce la sigaretta prima o dopo il caffè. Vogliamo davvero incentrare una stagione sull'ennesimo conflitto Regina Cattiva-eroi? Non fa tanto prima stagione? Con la differenza che la prima stagione era qualcosa di brillante, entusiasmante, spettacolare e mai visto prima, mentre adesso siamo alla sesta stagione e qualcosa di nuovo ci piacerebbe anche vederlo. Boh!
Che, poi, se devo essere sincera, a me non piace nemmeno il fatto che si siano spostati dal piano delle favole in senso stretto a quello delle storie letterarie tipo Dottor Jekyll e Mr Hyde. Con tutte le favole che si potevano inserire e dare un po' di brio alla storia - tipo Pocahontas (che è pure basato su una storia vera) o Anastasia (stesso discorso), oppure optare per approfondire altre trattate solo superficialmente (vedi Mulan, Bella Addormentata nel Bosco, lo stesso Robin Hood così da dargli pure una degna uscita di scena) -, vanno a pescarne una che, boh, mi lascia perplessa. A 'sto punto, io pretendo Elizabeth Bennet e Mr Darcy ora e subito! In compenso, l'attore che interpreta Hyde è ME-RA-VI-GLIO-SO!
Non mi dilungo troppo sugli sviluppi di trama singoli, perché voglio pubblicare prima che della diretta: è tutta una corsa contro il tempo per, da un canto, impedire che Henry completi la sua missione e, dall'altra, tornare dalla propria famiglia prima che sia troppo tardi. Com'era normale che fosse, i nostri due gruppi si rincontrano proprio a New York, nella fontana dove Henry, aggiudicandosi il premio come Mr Demagogo 2016, convince le persone del nostro mondo a credere nella magia e a lanciare una monetina che apra un portale di collegamento che porterà Killian, gli Snowing e Zelena da loro. Se c'è un aspetto che mi è piaciuto, è il momento in cui Henry realizza che la fontana sia ciò che li aiuterà: "l'ultima volta che mi hai portato qui, ho desiderato che la nostra famiglia fosse al completo e pochi giorni dopo è arrivato Uncino" è una frase che mi ha steso e sempre mi stenderà. Famiglia, famiglia, FAMIGLIA.
Ma non è tutto. Altre cose mi sono piaciute:
-L'idea della fontana dei desideri è una delle cose più potenti e aggraziate che potessero pensare. Hanno preso un simbolo e lo hanno trasformato in qualcosa di forte, utile alla trama. Se ci pensate, per quanto cinico possa essere il nostro mondo, per ogni moneta che gettiamo in una fontana, in un pozzo, in uno scrigno dei desideri, si accende in noi una fiammella: la fiammella della speranza. E' come se, in quel momento, ci spogliassimo delle vesti di adulti per credere nella magia, nei miracoli, nel destino, chiamatelo come volete, ed è un momento così puro nella sua umanità come pochi altri ci capita di vivere. Torniamo un po' bambini, un po' innocenti, un po' migliori senza le maschere e gli schemi che la società ci impone. Per un po', crediamo in qualcosa che non ha necessariamente a che fare con la logica. Crediamo e basta.
-Emma: "Hai fatto qualcosa di impossibile, Henry: per un attimo,hai fatto in modo che il mondo credesse." Ditemi se non devo emozionarmi, sentendo che il ragazzo con il cuore del più fervente credente è riuscito in un'impresa in cui nessun altro avrebbe potuto realizzare: far credere nella magia un popolo di persone che non crede nemmeno (non faccio di tutta l'erba un fascio, ma individuo delle categorie di soggetti) in Dio, nella giustizia, nello Stato, nell'amore, nella fedeltà. Sì, la scena era un po' sopra le righe forse, difficilmente credibile se rapportata alla realtà di tutti i giorni, ma io, fossi stata lì, una monetina l'avrei lanciata.
-Il ritorno del dragone che snobba Tremotino (#sorrynotsorry) e dà una possibilità a Regina. Whoop whoop!
-Bianca che affianca Regina nel tentativo di liberarsi della Regina Cattiva che alberga in lei e la tormenta, qualunque cosa faccia. E', per riagganciarmi al discorso di cui sopra, la dimostrazione della profondità del loro affetto, della loro amicizia! In loro due, rivedo tratti della mia amicizia con la mia più cara amica: non sempre il nostro rapporto è perfetto, non sempre sono in grado di aprirmi su tutto con lei perché ho bisogno dei miei tempi e di spazi solo e soltanto miei un po' come Regina, non in tutto siamo uguali e la pensiamo allo stesso modo. Ma quello che c'è alla base va al di sopra di qualsiasi ostacolo possa frapporsi sul nostro cammino! Nessuna forzatura, nessuno stridore. Anche nelle imperfezioni, il nostro rapporto suona di un'armonia senza stonature vere e proprie: quei piccoli accordi imperfetti sono ciò che rendono unico quello che abbiamo. E così vale per Regina e Bianca! nessun altro avrebbe potuto essere lì in quel momento, probabilmente perché, dopo Regina, è proprio Bianca la persona ad odiare più al mondo la Regina Cattiva per quello che le ha causato, ivi compreso averle portato via la Regina che tanto amava fino a trasformarla in un mostro. Emma, mi costa dirlo, è solo di contorno in quella scena.
-A proposito di separazione dalla Evil Queen, sono l'unica a cui il momento in sé ha ricordato quello della Disney in cui Grimilde si trasforma nella vecchietta tutta rughe, gengive e porretti?
-Pur avendo le mie forti perplessità su questa storyline Regina-centrica, devo dire che la musichetta della Evil Queen continua a farmi venire i brividi. Quindi, quest'anno, il beneficio del dubbio voglio darlo!
-Shippo Regina e Hyde.
Complessivamente, il finale non è male, ma devo dire che è grandemente sottotono rispetto a tutti gli altri. Non si avvicina nemmeno vagamente ai livelli di epicità di una Storybrooke finalmente libera dalla maledizione dopo 28 anni, o del fatto di vedere tutti i nostri eroi e cattivi sulla nave di Uncino diretti a Neverland, o del viaggio nel passato, o del viaggio nell'universo parallelo. Siamo ben al di sotto delle aspettative e un po' mi dispiace, perché, a fronte di una stagione più o meno sottotono, il finale non ci ha mai deluso, ma ha sempre risollevato morale e aspettative di tutti. Quest'anno... Meh! Tant'è vero che l'ho visto una volta (una e mezzo con questa) e m'è bastato. Vale anche e soprattutto per i Captain Swan: il bacio finale è molto più bello nel video delle ragazze che erano sul set che non nella puntata in sé, ma vabbé. E' la minor cosa, considerato il resto!
Scusate se anche la recensione è stata mediocre rispetto alle altre volte, ma, come dicevo, vado di fretta. Prometto di fare meglio con la prossima recensione... E dovete credermi, visto il quasi fikifikibumbum che ci aspetta! *wink wink*
Hasta la vista, ciurma!






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